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Innobiliare Sud Ovest
2019-2023 (in progress)

Innobiliare Sud Ovest (ISO) è un’agenzia immobiliare fittizia ed eccentrica che mette in vendita beni comuni che apparterrebbero già ai cittadini, adottando la retorica comunicativa del mercato immobiliare.
 

Innobiliare Sud Ovest è un’operazione artistica e sociale sub specie ludi che ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

"Un’agenzia iNNobiliare, poiché dietro le sembianze di una vendita immobiliare tradizionale, si intra-leggono sin da subito le pratiche poco-nobili di una vendita di immobili che sarebbero già-nostri. Si tratta cioè di un lavoro critico, seppur con toni parodici, sulla privazione della proprietà pubblica, subìta dal cittadino".
(Chiara Zocchi)

"Giovanni Scotti parte da una campagna fotografica nel quartiere di Bagnoli a Napoli, secondo un’impronta derivata dalla tradizione della scuola italiana del paesaggio, ascrivendo il suo territorio di indagine fra le capitali mondiali della de-qualificazione.

Come diretto proseguimento di questa produzione, l’artista ne ibrida l’identità di genere, rileggendola nel linguaggio comunicativo del mercato immobiliare.
L’intuito e la sensibilità hanno spinto Scotti a superare il canone produttivo classico del sistema dell’arte, che troppo spesso contiene l’opera in una dinamica di scambio di tipo elitario. L’agenzia Innobiliare Sud Ovest organizza in tal senso una forma di partecipazione orizzontale al lavoro dell’artista. Riadatta il proprio codice espressivo, utilizza il gioco e la parodia, a cominciare dal proprio marketing, per innescare rinnovati procedimenti di partecipazione e attivazione sociale. Non a caso, la prima sede fisica è stata inaugurata con la collaborazione del Parco Divertimenti di Edenlandia, all’interno del parco stesso".
(Ernesto Tedeschi)

"Non si può capire Innobiliare Sud Ovest se prima non si cade a piedi pari nella trappola del panorama. È come se il belvedere fosse stato inventato qui, sulle colline di Napoli, sopra terrazze che sono nidi costruiti coi fili del silenzio. Innobiliare consegna le armi della percezione. Dichiara che il vedere in sé è insostenibile".
(Ernesto Tedeschi)

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Giovanni Scotti, ISO T 003, 2021

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Innobiliare Sud Ovest, advertising compaign, 6x3 3D anglyph billboard #01, Naples, 2020

Innobiliare Sud Ovest. Il paradosso speculativo dello spettatore

 

"È la fase della modestia della coscienza"

(F. Nietzsche)

 

Innobiliare Sud Ovest è una pratica artistica di intermediazione tra spazio pubblico e spazio privato.
Opera nel contesto della privata capacità a concepire il discorso politico, cioè il logos che fonda la ricerca democratica del bene pubblico.
Il progetto di Giovanni Scotti nasce nel 2015, da una campagna fotografica sui landmarks del paesaggio di Bagnoli a Napoli – il complesso Costanzo Ciano, ex comando NATO; l’area ex Italsider e il Parco dello Sport – che ascrivono lo storico quartiere operaio della città a modello spettrale di dequalificazione della proprietà pubblica. È una fotografia hauntologicamente infestata dal non più di un futuro perduto. Dalla soglia dell’abbandono, l’artista decide di restituire la propria coscienza individuale di spettatore di rovine, nella forma di una transazione commerciale. A fine 2019, le immagini di Scotti prendono dunque il corpo di un annuncio immobiliare, nello spazio di Innobiliare Sud Ovest, prima agenzia immobiliare del bene comune. Forte del suo controsenso, Innobiliare Sud Ovest rappresenta Controspazio praticamente in esclusiva: un’eterotopia dell’illusione che compensa l’illusione della realtà.
Come qualsiasi altra attività di impresa sua omologa, Innobiliare Sud Ovest produce contratti a partire da fotografie: un accordo tra persone che definisce il senso politico, dunque pubblico, dell’abitare. Il rapporto giuridico patrimoniale costituito da tale accordo, ex art. 1321 c.c., è, naturalmente, di natura immateriale. Innobiliare Sud Ovest serve dunque la funzione primaria dello spazio pubblico: quella di rivelare cioè le linee di frattura esistenti all’interno di una società e contribuire a ricomporle, o a esasperarle, perché “a forza di contemplare, si smette di sentire e pensare”.

(Ernesto Tedeschi)

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© 2025 Giovanni Scotti

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